
Nel primo numero di Scritture&Pratiche sono presenti approfondimenti di vari ambiti, grazie alla multidisciplinarità degli autori.
Il primo articolo “Educatori e ambito sportivo: suggestioni dalla psicologia dello sport.” di Luca Balugani esplora il legame tra psicologia dello sport e l’educazione, mettendo in luce l’importanza delle competenze psicologiche nel successo dell’atleta. Il focus è sull’educatore sportivo descritto come una figura che, oltre alla tecnica, sostiene lo sviluppo equilibrato degli atleti, guidandoli verso una crescita psicologica e motoria.
In un altro contributo – “Educatori in comunità educative, fra l’essere e il fare.” -, Daniele Bisagni e Antonio Zanardo riflettono sull’evoluzione del ruolo dell’educatore nelle comunità educative, da figura ausiliaria a professionista interdisciplinare. Si evidenzia come l’educatore oggi sia un punto di riferimento nella rete dei servizi, richiedendo nuove competenze e motivazioni.
Sabina Rosa, Carlo Simonini, Annamaria Barbieri e Daria Vellani nell’articolo “Quella cinica, bugiarda dipendenza: gli interventi educativi nel trattamento del gioco d’azzardo patologico.“, trattano il gioco d’azzardo patologico, esplorando gli interventi educativi nel trattamento di questa dipendenza, con particolare attenzione alla collaborazione tra il Sistema Sanitario Nazionale e il terzo settore.
Nel campo della neuropsichiatria infantile si pone “Un approccio di Medicina Narrativa in neuropsichiatria infantile: la specificità del ruolo dell’educatore in due storie di cura” in cui Ciro Ruggerini, Luca Zizzi e Angela Scarano presentano un approccio di Medicina Narrativa, sottolineando l’importanza della narrazione e del ruolo educativo nel recupero di bambini e adolescenti con disturbi psichici.
Infine “L’attualità dell’antico concetto di “kalokagathia” nell’educazione e nella comunicazione.” scritto da Rasa Valienė e Krzysztof Szadejko in cui riflettono sul concetto greco di “kalokagathia”, un ideale che unisce bellezza fisica, intellettuale e morale, e sulla sua applicazione nelle pratiche educative e comunicative moderne, suggerendo come questo ideale possa promuovere una cultura più equilibrata e giusta.
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