Fascicolo n. 1
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NOTE: Contributi sottoposti a valutazione – Peer reviewed paper.
Fascicolo n. 1 – 2025
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Editoriale
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Indice
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Educatori e ambito sportivo: suggestioni dalla psicologia dello sport. – Luca Balugani
Educators and sport: suggestions from sport psychology.
ABSTRACT
La psicologia dello sport ha trovato negli ultimi decenni non solo rilevanza mediatica ma anche studi che mostrano come il successo sportivo venga raggiunto attraverso abilità non esclusivamente atletiche o tecniche. Questo apre alla possibilità di una nuova comprensione della figura dell’educatore all’interno del mondo sportivo come raccordo tra varie competenze, sentinella verso il rispetto delle tappe evolutive e suggeritore di nuove strategie. Anche verso l’attività motoria dell’anziano, l’educatore può essere figura importante.
ABSTRACT: In recent decades, the field of sport psychology has received considerable media attention and has been the focus of numerous studies, which have demonstrated that sporting success is not solely determined by athletic or technical ability. This provides a framework for a novel conceptualization of the educator's role within the world of sport as a link between various competences, a sentinel towards respect for developmental stages and a prompter of new strategies. Even towards the motor activity of the elderly, the educator can be an important figure.
SOMMARIO
Introduzione - 1. Quale sport - 2. Diventare esperti in 10 anni e/o 10.000 ore - 3. Tipologia di sport e skill richieste - 4. Ansia e livelli di attivazione - 5. Nello sport c’è un posto per gli educatori? - Conclusione - Bibliografia
AUTORE
Luca Balugani: psicologo e psicoterapeuta. Primo direttore dell’Istituto «Giuseppe Toniolo», dove tuttora insegna Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione, è docente stabile dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Emilia. Si occupa di formazione anche in qualità di Responsabile del Collegio universitario della Fondazione San Carlo di Modena.
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Educatori in comunità educative, fra l’essere e il fare. – Daniele Bisagni, Antonio Zanardo
Educators in educational community, between being and doing.
ABSTRACT
L'articolo intende proporre una riflessione sulla figura dell'educatore, in particolare nel contesto delle comunità educative, evidenziando la complessità che questo ruolo professionale ha acquisito nel tempo, sia per le competenze richieste sia per le capacità necessarie. Si assiste così a una trasformazione significativa: l'educatore, da figura ausiliaria e complementare, si è evoluto in un professionista interdisciplinare, capace di fungere da raccordo all'interno della rete dei servizi. Questa evoluzione è caratterizzata dall'emergere di nuovi linguaggi, conoscenze innovative e motivazioni differenti.
ABSTRACT: The purpose of this article is to propose a reflection on the figure of the educator, particularly in the context of educational communities. The reflection will highlight the complexity that this professional role has acquired over time, both in terms of the skills required and the abilities needed. This evolution signifies a substantial transformation in the role of educators, who have transitioned from being auxiliary and complementary figures to becoming interdisciplinary professionals capable of serving as conduits within the network of services. This evolution is characterized by the emergence of new languages, innovative knowledge and different motivations.
SOMMARIO
Introduzione - 1. L’educazione come professione - 2. L’équipe perfetta, fra mito e realtà - 3. Costruire l’équipe possibile: atteggiamenti per sviluppare l’interdipendenza - 4. Sei sguardi per coltivare l’interdipendenza - Conclusioni - Bibliografia
AUTORI
Daniele Bisagni: psicologo e psicoterapeuta. Coordinatore de gruppo dei Supervisori del Gruppo CEIS. Da settembre 2023 è Direttore dell’Istituto «Giuseppe Toniolo» di Modena dove attualmente insegna Teorie e tecniche delle dinamiche di gruppo e conduce il laboratorio extra curricolare "Conoscere e comprendere il funzionamento dei gruppi".
Antonio Zanardo: educatore, formatore e supervisore con esperienza nella progettazione e conduzione di percorsi formativi e di supervisione in contesti organizzativi eterogenei, con particolare attenzione allo sviluppo del ruolo professionale e delle competenze relazionali.
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Quella cinica, bugiarda dipendenza: gli interventi educativi nel trattamento del gioco d’azzardo patologico. – Sabina Rosa, Carlo Simonini, Annamaria Barbieri, Daria Vellani
That cynical, lying addiction: educational intervention in the treatment of pathological gambling.
ABSTRACT
Il Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA) è una malattia mentale riconosciuta dal 2013 nel DSM-5 tra le forme di addiction. Dal 2017 la prevenzione e la cura delle persone affette da DGA è inclusa in Italia nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) ovvero tra le prestazioni e i servizi che il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è tenuto a garantire a tutti i cittadini. Il terzo settore partecipa e collabora con il SSN all’applicazione dei LEA con differenti tipi di interventi. L’ articolo intende illustrare attraverso un caso clinico esemplificativo, alcuni dei percorsi di cura disponibili sul territorio e offrire un inquadramento teorico della patologia.
ABSTRACT: Gambling Disorder (GD) is a recognised mental illness since 2013, when it was included in the DSM-5 as a form of addiction. Since 2017, the prevention and treatment of individual suffering from gambling disorder has been included in Italy in the Essential Levels of Care (Livelli Essenziali di Assistenza - LEA), among the benefits and services that the National Health System is required to guarantee to all citizens. The third sector participates and collaborates with the SSN in the application of the LEA with different types of interventions. The article aims to demonstrate the range of treatment options available in the territory by means of a clinical case study, and to provide a theoretical framework for understanding the pathology in question.
SOMMARIO
Introduzione - 1. Background teorico - 2. Una storia per comprendere la patologia - 3. La presa in carico e i trattamenti - Conclusioni - Bibliografia
AUTORI
Sabina Rosa: psicologa-psicoterapeuta, iscritta nell’elenco speciale degli educatori professionale TSRM. Responsabile di una struttura semiresidenziale per persone adolescenti con problematiche psichiatriche (del CEIS), consulente sportello d’ascolto e conduttrice gruppi di sostegno per giocatori d’azzardo patologico.
Carlo Simonini: psicologo clinico, specializzato in psicoterapia psicoanalitica dell’infanzia e dell’adolescenza. Attualmente impegnato presso il servizio rivolto al DGA (Disturbo Gioco d’Azzardo) a cura del Gruppo CEIS con ruolo di facilitatore all’interno di gruppi di auto mutuo aiuto dedicati a giocatori, consulente presso sportelli di ascolto e di psicoterapeuta.
Annamaria Barbieri: educatrice professionale, responsabile per il CEIS di Modena dell’accoglienza nelle comunità dell’area dipendenze patologiche e dell’Ambulatorio “Toniolo” dedicato a persone (utenti e famigliari degli stessi) che segnalano problematiche connesse all’uso e all’abuso di sostanze stupefacenti o di alcool e ad altre forme di dipendenza patologica.
Daria Vellani: psicologa, attualmente si occupa di DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) presso il servizio Remida di CEIS Formazione. Docente Stabile dell'Istituto «Giuseppe Toniolo» del corso di Psicologia della disabilità e dell’inclusione e co-docente dei corsi di Psicologia dell’educazione e Metodologia della ricerca scientifica.
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Un approccio di Medicina Narrativa in neuropsichiatria infantile: la specificità del ruolo dell’educatore in due storie di cura. – Ciro Ruggerini, Luca Zizzi, Angela Scarano
A Narrative Medicine approach in child neuropsychiatry: the specificity of the educator's role in two care stories.
ABSTRACT
Il concetto di Recovery in psichiatria include vari aspetti: la guarigione dai sintomi, l’acquisizione della gestione della malattia e la possibilità di vivere pienamente nonostante una condizione patologica. Recentemente, il modello di personal recovery è stato applicato anche alla psichiatria infantile e adolescenziale. Questo studio esplora le storie di un bambino e un ragazzo, ciascuno con una diagnosi distinta, che sperimentano cambiamenti positivi grazie all’approccio della Medicina Narrativa e all’intervento di un educatore professionale. La narrazione delle loro esperienze evidenzia come la relazione educativa, incentrata sull’autorealizzazione, possa promuovere una trasformazione autentica e significativa.
ABSTRACT: The concept of Recovery in psychiatry encompasses various aspects: symptom healing, the acquisition of illness management, and the possibility of living fully despite a pathological condition. Recently, the personal recovery model has also been applied to child and adolescent psychiatry. This study explores the stories of a child and an adolescent, each with a distinct diagnosis, who experience positive changes through the approach of Narrative Medicine and the intervention of a professional educator. The narration of their experiences highlights how an educational relationship, focused on self-realization, can foster authentic and meaningful transformation.
SOMMARIO
Introduzione - 1. Obiettivo - 2. Metodo - 3. Le storie - 4. Discussione Conclusione - Bibliografia
AUTORI
Ciro Ruggerini: specialista in Neuropsichiatra Infantile, Psichiatria e Psicoterapeuta; già Presidente della Società Italiana dei Disturbi del Neurosviluppo. Docente a contratto dell'Università di Modena e Reggio Emilia e Docente Invitato dell’Istituto «Giuseppe Toniolo». Direttore Sanitario della Cooperativa Sociale “Progetto Crescere” di Reggio Emilia.
Luca Zizzi: educatore professionale presso la Cooperativa Sociale Progetto Crescere dal 1997. Responsabile di un progetto (“Un posto per essere”) di attività pomeridiana socio – educativa per bambini e adolescenti con difficoltà cognitive-psicologiche-relazionali. Dal 2003 realizza soggiorni estivi e invernali per soggetti con Disturbo dello Spettro Autistico.
Angela Scarano: specialista in Neuropsichiatra Infantile; già responsabile del Trattamento per il Progetto di Malattie Neurogenetiche Rare, in collaborazione con l’Associazione Ring 14; già Docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Parma. Membro dello Staff di Direzione della Cooperativa Sociale Progetto Crescere di Reggio Emilia.
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L’attualità dell’antico concetto di “kalokagathia” nell’educazione e nella comunicazione. – Rasa Valienė, Krzysztof Szadejko
The relevance of the ancient concept “kalokagathia” in today's education and communication.
ABSTRACT
L’obiettivo di questo articolo è dimostrare l’attualità del concetto di kalokagathia nell’educazione e nella comunicazione, esplorando brevemente la sua origine, lo sviluppo e l’importanza nella società contemporanea. A partire dalla descrizione dei valori della cultura greca, si offre una panoramica della cultura romana e si confronta con i valori classici e la loro applicazione nei contesti educativi, culturali e comunicativi moderni. Emergerà che kalokagathia, un antico concetto che enfatizza l'armonia fisica, intellettuale e morale, è fondamentale nell’educazione e comunicazione odierna e l'integrazione di essa con i valori culturali contemporanei è in grado di promuovere cambiamenti nella nostra cultura, incoraggiando la ricerca del bene e della bellezza esteriore ed interiore.
ABSTRACT: The purpose of this article is to demonstrate the relevance of the concept of kalokagathia in education and communication, briefly exploring its origins, development, and importance in contemporary society. Starting from the description of the values of Greek culture, it provides an overview of Roman culture and compares it with classical values and their application in modern educational, cultural, and communicative contexts. It will emerge that kalokagathia, an ancient concept emphasizing physical, intellectual, and moral harmony, is crucial in today’s education and communication. Its integration with contemporary cultural values can promote changes in our society, encouraging the pursuit of both external and inner beauty and goodness.
SOMMARIO
Introduzione - 1. Genesi, sviluppo e percezione del fenomeno della kalokagathia - 2. La rilevanza della kalokagathia nella società contemporanea - Conclusioni - Bibliografia
AUTORI
Rasa Valienė: dottore di ricerca (PhD) in Filologia e pedagogista. Conduce corsi e workshop per gli operatori del terzo settore, con l'obiettivo di migliorare le loro capacità e competenze nell'ambito di un'istruzione efficace e inclusiva. Specializzata nella formazione e nell'accompagnamento di diversi gruppi, tra cui rifugiati di guerra e persone con lo status di asilo politico in Lituania.
Krzysztof Szadejko: dottore di ricerca (PhD) in Metodologia Pedagogica. Docente Stabile dell’Istituto «Giuseppe Toniolo» dei corsi di Pedagogia generale e Metodologia del lavoro scientifico e co-docente di Metodologia e statistica della ricerca. Attualmente responsabile del Dipartimento di Metodologia e della Ricerca presso l’Istituto Europeo di Psicotraumatologia e Stress Management di Milano.