Ovvero nascita di un logo
Elisa Pellacani
La scrittura e la pratica, due parole che hanno a che fare con l’azione, l’agire, ma che al tempo stesso, unite dalla congiunzione “e”, vengono avvicinate a raccontare la traduzione gestuale, fisica e reiterata del pensare. Passare dal pensiero all’azione, alla sua concretizzazione, alla sua comunicazione, alla sua fruizione attraverso la pratica. Che forma dare a qualcosa che forma non ha ma è un divenire multidisciplinare di ricerche, apporti, pensieri? Cerchiamo un riferimento allo strumento scrittorio ideale, un pennino; lo sintetizziamo, ha quella forma appuntita, come una freccia sottile. Allarghiamo lo sguardo, sul tavolo abbiamo altri strumenti, da culture diverse. Infine, se vogliamo un’idea dello strumento scrittorio più che addentrarci in una delle sue varianti, riduciamo, spogliamo. Una canna di bambù, una punta quadrata. Sembra un cuneo, un aratro. Un solco sulla carta. L’azione che lascia il segno. Un ramo che poteva germogliare e che produrrà altri fiori, metaforicamente, quelli a cui ci aiuterà a dar forma con la scrittura. La scrittura oggi difficilmente lascia una traccia, un solco. Proprio perché avviene quasi sempre con delle tastiere (e questo non è un bene, non tanto per motivazioni estetiche o romantiche ma per lo sviluppo cognitivo, avremo modo di parlarne) in un certo senso si fa più concetto ancora del concetto semplice di una canna di bambù a cui si faccia una punta con un taglierino: è luce sullo schermo, impulso indiretto battendo dei tasti, si stacca la spina e non esiste più, archivi salvati e messaggi brevi appena letti. Spuntati. Torna quella freccia appuntita, frettolosa perché non ha più bisogno di controllare la goccia di inchiostro che scende sulla carta, vuol solo dire che “ho letto”. Quindi, qualcuno ha scritto. La pratica sembrerebbe compiere il suo corso. Resta da chiedersi se aver visto corrisponda ad aver letto, assunto ciò che si è letto, interiorizzato: qualunque sia il sistema scrittorio utilizzato, questo continua a richiedere lo stesso tempo, e una certa pratica.